RIMINI – L’esperienza in mare di Cinzia Lotta. Il mare ci rivela chi sei.
Cinzia Lotta, riminese, tre figli e un amore spassionato per il mare. La sua passione per il mare nasce stimolata dalle parole del suo maestro di yoga e karate che le fa capire come l’andare per mare come stile di vita, è un modo per conoscere se stessi e trovare la propria spiritualità e il contatto con il sé.
“Si, perché quando si naviga si è a contatto con molti elementi e con essi bisogna interagire fidandosi del proprio intuito e delle proprie capacità” ci dice. Ma lei non si ricorda quando è andata per la prima volta in barca a vela, però le viene in mente una uscita che fece con Fabio, un suo carissimo amico marinaio romano, che la portò fuori con le sue amiche, un lunedì mattina verso le nove. Era inverno e c’era una fitta nebbia.
“Attraversammo il canale riminese e poi ci portò al largo. Non so se stia sta la prima volta, ma quel giorno ho capito che veleggiare avrebbe fatto parte del resto della mia vita”
“Oggi per me andare in barca a vela ha un significato molto specifico. Io penso che come ti muovi sulla barca con il corpo e le tue emozioni, ti muovi anche nella vita. Nel corso delle mie esperienze ho potuto notare dopo circa tre giorni di navigazione le persone si mostrano per quello che sono veramente. Il mare rivela chi sei. Di conseguenza per me andare in barca significa conoscere ogni volta me stessa sempre più in profondità”.
“Ho capito che ci sono diversi modi di navigare. Ognuno poi segue il proprio. A me piace sia la navigazione solitaria, tranquilla e contemplativa, sia il gareggiare partecipando a regate veliche dove occorre essere sempre presenti a sé stessi, rapidi reattivi e imparare a sviluppare la capacità di interagire con il resto dell’equipaggio cercando di creare un unico corpo con tutti, perché questo è uno dei segreti per vincere. Ho capito anche di essere un’agonista, ma di non eccellere in nessun ruolo in particolare e ho scoperto come nella vita di tutti i giorni sulla Terra di essere una persona molto versatile” Alla fine per Cinzia crede che l’unica cosa che bisogna imparare è rimanere in equilibrio. Di trovare un modo per rimanere in piedi viaggiando su un fluido e facendo capire alle persone che sono a bordo, che non c’è più la terra sotto i piedi e quindi tutto puo’ essere messo in gioco. A noi non ci resta che dire: ”Buona navigazione”