Saint Tropez (France)
Nell’attesa di ricordare il compleanno di Brigitte Bardot del 28 settembre, non possiamo non ricordarla per la sua prima apparizione sul grande schermo risale che al 1952 con il film Le Trou normand. Come ogni prima esperienza anche per Brigitte non è semplice, nell’attesa di poter recitare nel suo secondo film Manina ragazza senza veli.
Sono anni di grande sviluppo per il cinema europeo e lei sta avendo un’ascesa vertiginosa attirando l’attenzione dei mass media americani. I suoi film dei primi anni cinquanta sono per lo più storie romantiche poco impegnate, alcune delle quali a sfondo storico, in cui Bardot interpreta spesso la parte di un’ingenua eroina o di una sirena d’amore
Un amore che dura da 90 anni. Il 28 settembre è vicino. Ma anche Saint Tropez non è così lontana dall’Italia. E nemmeno quelle onde del mare che si abbattono sugli scogli davanti a quella proprietà acquistata tanti anni fa per stare lontana dai fotografi che volevano immortalarla in ogni momento della giornata. Certo, altri tempi sicuramente, ma la bellezza, lo charme, la moda, non ha tempo. Quel paesino di pescatori illuminato dalla sua presenza prendeva d’incanto un’altra storia, un’altra identità.
Lei, la donna che si faceva vedere con il bikini, con i pantaloni a sigaretta, le ballerine, il cappello e la borsa di paglia, gli shorts, in giro per Saint Tropez e non solo negli anni 50 e 60, compie 90 anni.
Il cinema subito, i matrimoni e poi la decisione di fare altro, di uscire dalla patina di una pellicola dove la finzione ne faceva da padrone, per vivere una vita vera, una vita di amore. L’amore, che ha sempre rappresentato la parte più importante per lei, sia per gli innumerevoli amanti che ha avuto sia per una tipo di amore trovato per gli animali che non l’ha mai abbandonata, dove poteva dare e ricevere ben di più che da un essere umano come le sue sofferenze dimostravano. La ricerca dell’amore andato in porto con fatica attraverso i suoi 4 matrimoni, la nascita di un figlio non riconosciuto e gli amanti che sistematicamente l’abbandonavano o venivano abbandonati, perché non abbastanza per lei, per la sua voglia di amare ed essere amata. Anche un italiano, Gigi Rizzi, nel 1968 aveva avuto una storia con lei, ma dopo tre mesi era già tutto finito.
Si viveva di corsa negli anni sessanta, si camminava scalzi per i vicoli del paesino francese, si sorrideva alla vita e alle persone, tutto era bello, veloce, irresistibilmente affascinante, prima che il Mondo diventasse un’altra cosa. E allora Brigitte, nel 1974 usci da qual mondo del cinema e dell’apparire che tanto le aveva dato, per ritirarsi con i suoi amati animali e amarli come non mai. Fa nascere nel 1986 in Francia, la Fondazione Brigitte Bardot, e si dedica alla protezione degli animali con la sua Fondazione che dal 1992 diventa riconosciuta come di “utilità pubblica”.
La scelta di farle gli auguri da parte della redazione di VIVO magazine, per il suo compleanno ci viene al profondo del cuore. Donna sensibile, viva, amante dell’amore, con il suo bel caratterino, Brigitte quest’anno festeggerà il suo compleanno nella sua amata Saint Tropez illuminata a festa, anche se lei forse non si farà vedere e se ne starà nel suo mondo che ha sempre sognato lontano dai riflettori.